La Storia

La marmifera con il suo carico attraversa il viadotto principale dei Ponti di Vara

 

Il progetto Sartorio incontrò anch'esso diverse difficoltà e fu necessario in parte integrarlo e renderlo più completo. Per poter raggiungere i bacini di Colonnata, Fantiscritti e Ravaccione era stato previsto un regresso della ferrovia dal terminale della Piastra verso la stazione di Torano, dalla quale aveva inizio un nuovo ramo ferroviario che si sviluppava in modo parallelo a quello esistente, ma da percorrere in senso opposto verso Miseglia. Attraverso la galleria del Monte Croce i convogli sarebbero poi arrivati al bacino di Vara dove era prevista la costruzione di due viadotti, il secondo dei quali sarebbe diventato per l'arditezza, l'eleganza delle forme e lo spettacolare scenario circostante, un simbolo di Carrara e delle cave di marmo. Superato il canale di Fantiscritti i convogli si sarebbero diretti verso il Tarnone attraverso una serie di gallerie e piccoli ponti lungo il canale di Colonnata. Dal Tarnone venivano poi raggiunte le stazioni di Fantiscritti e Ravaccione mediante le due lunghe gallerie del Monte Novelli e del Torrione.

 Il progetto viene approvato nel 1886 e la società Marmifera deve impegnarsi a concludere le opere entro quattro anni. I lavori vengono affidati alla Società Veneta, ed i nuovi tronchi vengono inaugurati il 15 maggio 1890. 

 

 

 

 

Il tracciato completo della Ferrovia Marmifera

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