La Storia

 I primi due tronchi, da Carrara a Miseglia e La Piastra e tra Avenza ed il mare, vennero inaugurati nell'Agosto del 1876.Come riportato anche nell'articolo presente sul quotidiano "La Nazione" del 21 agosto 1876, la Ferrovia Marmifera si sviluppava su di un percorso di circa 20 kilometri con pendenze che variavano tra i 32 ed i 58 centimetri. I 5 kilometri tra Avenza e Carrara erano in esercizio della linea ferroviaria dell'Alta Italia e la società Ferrovia Marmifera godeva del diritto di transito.

 

 Anche le vicende riguardanti il successivo completamento della linea furono sufficientemente complesse. Si deve tuttavia tenere presente l'arditezza del progetto e le asperità che gli imponenti e scoscesi fianchi delle Alpi Apuane opponevano all'ambiziosa volontà dell'uomo. Ormai la linea era tracciata e si doveva fare in modo che la maggior parte dei marmi apuani potessero scendere a valle attraverso la strada ferrata. 

 La discussione riguardante le modalità di realizzazione della nuova tratta cominciò sin dal 1880. Si dovevano raggiungere gli importanti bacini di Ravaccione, Fantiscritti e Colonnata. Un primo progetto redatto dai tecnici Turchi e Simonetti della stessa società prevedeva tuttavia l'utilizzo di diversi piani inclinati,che certamente avrebbero rallentato la percorrenza e richiesto diverse manovre.

 La base del progetto definitivo fu invece tracciata nel 1885 dall'ingegner Sartorio, anch'egli tecnico della società, sulla base delle esperienza nel frattempo accumulata in anni di esercizio.

La stazione di Carrara Monterosso

La marmifera all'uscita della stazione di Torano

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